Intervista a Sara Cicolani
Introduzione alla figura del Consulente per l’Inclusione e Rappresentazione delle Disabilità
Intervistatore: Buongiorno Sara, è un piacere averti con noi oggi. Potresti raccontarci di più sulla figura del “Consulente Esperto per l’Inclusione e la Rappresentazione delle Disabilità”?
Sara Cicolani: Buongiorno a voi, grazie per l’invito. Certo, questa figura nasce dalla mia esperienza personale e professionale, fortemente voluta da mio marito Alfredo, colpito da una malattia neurodegenerativa. Il “Consulente Esperto per l’Inclusione e la Rappresentazione delle Disabilità” garantisce una rappresentazione autentica delle persone con disabilità nelle arti, nelle scritture e nelle produzioni dello spettacolo e dei media. Questo consulente lavora con registi, sceneggiatori, produttori, attori e altre figure chiave per promuovere una rappresentazione inclusiva delle persone con disabilità, evitando stereotipi, incongruenze e pregiudizi.
Nascita dell’interesse per l’inclusione
Intervistatore: È una missione davvero importante. Come è nato il tuo interesse per l’inclusione e la rappresentazione delle disabilità?
Sara Cicolani: Il mio interesse per l’inclusione è nato sin da quando ero piccola, grazie alla mia esperienza con la Croce Rossa Italiana e come scout. Il punto di svolta è arrivato con il mio adorato marito Alfredo, che è stato colpito da una malattia neurologica degenerativa. Insieme abbiamo affrontato molte sfide e ho capito quanto sia fondamentale raccontare le storie delle persone con disabilità con sensibilità ed empatia. Alfredo è stato una fonte inesauribile di ispirazione per me. Nonostante la sua malattia, ha sempre avuto una forza e un coraggio straordinari, impegnandosi a spingere gli altri ad uscire dal guscio della malattia e della diversità. Tanto è vero che ha affidato a Joy, il nostro barboncino, il racconto della sua malattia, raccogliendo tantissimi consensi e un pubblico di oltre 240.000 follower solo su Facebook in tutto il mondo.
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L’impatto di Alfredo nella vita di Sara
Intervistatore: Hai parlato spesso del tuo grande amore per Alfredo. Come ha influenzato la tua vita e il tuo lavoro?
Sara Cicolani: Alfredo è stato il mio grande amore e la mia fonte di ispirazione. La nostra relazione era basata su una profonda comprensione e rispetto reciproco. Insieme, abbiamo scritto poesie, canzoni e testi che riflettevano il nostro impegno per l’inclusione e la rappresentazione delle disabilità. Il nostro libro “Vi amo tutti tutti tutti” è una testimonianza del nostro amore e del nostro impegno. Questo libro è diventato anche uno spettacolo teatrale al Teatro Golden di Roma, dove ho avuto l’opportunità di sensibilizzare il pubblico attraverso la narrazione, le produzioni video, la musica e la rappresentazione teatrale.
Impegno sui Social Media
Intervistatore: La tua dedizione per l’inclusione si estende anche ai social media. Puoi dirci di più sul tuo impegno in questo campo?
Sara Cicolani: Certamente. Utilizzo i social media per promuovere la solidarietà e l’inclusione sociale. Attraverso i miei profili, come quelli dedicati al mio adorato barboncino Joy, sensibilizzo su temi come la malattia, la disabilità, l’ambiente e gli animali. Joy è diventato un vero supereroe dei social, con centinaia di migliaia di follower che seguono le sue avventure e i messaggi di speranza e resilienza che condividiamo.
Il Ruolo del Consulente per l’Inclusione e Rappresentazione delle Disabilità
Intervistatore: Parlando di arte e inclusione, come può una figura come il “Consulente Esperto per l’Inclusione e la Rappresentazione delle Disabilità” fare la differenza in questo campo?
Sara Cicolani: Una figura del genere può fare una grande differenza. In un mondo in cui le arti e i media hanno un’enorme influenza sulla società, è fondamentale avere una rappresentazione accurata e significativa delle persone con disabilità. Questo consulente può vedere quello che a un occhio inesperto può sfuggire. Può educare e sensibilizzare i professionisti del settore, fornendo consulenza su sceneggiature, casting, rappresentazioni artistiche e campagne di marketing inclusivo. Aiutando registi, attori e produttori a comprendere meglio le sfide e le esperienze delle persone con disabilità, il loro lavoro contribuisce a creare una società più empatica e consapevole, promuovendo una cultura di inclusione e comprensione.
Il Processo Creativo con Alfredo
Intervistatore: Sara, hai menzionato il tuo impegno nel creare poesie e canzoni con Alfredo. Puoi condividere con noi qualche dettaglio su questo processo creativo?
Sara Cicolani: Certo, il nostro processo creativo era molto intimo e collaborativo. Alfredo, nonostante la sua malattia, aveva un’anima poetica e una visione unica della vita. Scrivevamo insieme, spesso la sera, condividendo idee e trasformandole in parole. Alcuni dei nostri brani più noti, come “Solo per riabbracciare te, amore” e “L’uomo di cristallo”, sono nati da questi momenti di connessione profonda. La scrittura e la poesia erano il nostro modo di comunicare e di condividere il nostro amore e il nostro impegno per un mondo migliore.
Progetti Futuri
Intervistatore: La tua storia e il tuo lavoro sono davvero ispiranti. Quali sono i tuoi prossimi progetti e quali obiettivi ti sei prefissata per il futuro?
Sara Cicolani:Continuare a promuovere l’inclusione attraverso le arti e i media è la mia missione principale. Sto lavorando a nuovi progetti letterari e teatrali, oltre a quelli legati alle narrazioni per il grande e piccolo schermo, sempre con l’obiettivo di sensibilizzare e educare il pubblico. Inoltre, sto collaborando con varie istituzioni e organizzazioni per sviluppare politiche e pratiche più inclusive. Voglio continuare a utilizzare la mia voce e la mia esperienza per fare la differenza e creare un mondo in cui ogni persona, indipendentemente dalle sue capacità, possa sentirsi valorizzata e compresa.
Intervistatore: Grazie mille, Sara, per aver condiviso con noi la tua storia e la tua passione. È stato davvero ispirante.
Sara Cicolani: Grazie a voi per avermi dato l’opportunità di raccontare la mia storia e quella di Alfredo. Spero che il nostro impegno possa continuare a ispirare e a promuovere una società più inclusiva e amorevole